l pH rappresenta un indice della acidità di una soluzione.  In pratica, una soluzione a pH basso è ACIDA, mentre una soluzione a pH alto è BASICA. Il valore di pH viene espresso con un numero puro, senza unità di misura.

Il valore del pH dell’acqua di piscina è un dato molto importante, da monitorare e controllare costantemente. Il risultato pratico di un pH troppo alto è quello di buttare letteralmente il cloro che immettiamo in acqua, perché non farà nessun effetto. Un pH troppo basso invece può portare alla formazione di cloro gas, molto tossico se respirato.

Ma quale è il valore corretto di pH da mantenere in piscina?

Il valore ideale per consumare meno cloro è intorno a 7. Si tratta però di un valore praticamente impossibile da mantenere senza un valido sistema di dosaggio automatico. In caso di dosaggio manuale si consiglia di non salire sopra i 7.5-7.6 e non scendere sotto il 6.8-7.0.

I prodotti da utilizzare per abbassare il valore di pH sono per forza di cose prodotti acidi.

In pura teoria qualunque sostanza acida abbassa il pH, anche l’aceto o la coca cola, ma nell’acqua della nostra piscina è necessario introdurre sostanze che non danneggino materiali e bagnanti.

I prodotti generalmente utilizzati per abbassare il pH sono:

  • acido solforico (prodotto in forma liquida)
  • bisolfato di sodio (prodotto in forma solida)

Per innalzare il pH, evento piuttosto raro se non in occasione di un errore tecnico od in presenza di acqua di immissione particolarmente acida, va benissimo la soda caustica. E’ un prodotto solido, che si può trovare anche diluito, che però va utilizzato con attenzione, poiché il suo effetto è altrettanto pericoloso di quello di un acido.

Per approfondire: http://www.professioneacqua.it/il-trattamento-dell-acqua-di-piscina/