La pulizia della vasca, degli ambienti circostanti e degli utenti prima dell’ingresso in acqua sono il primo passo da compiere per mantenere l’acqua della piscina ad un buon livello di igiene. E’ facilmente comprensibile come il modo migliore per rimuovere lo sporco dall’acqua è … evitare che entri! Invece spesso questo è uno degli aspetti più trascurati.
La pulizia del bordo vasca è molto importante per evitare che lo sporco che vi si deposita possa finire in piscina. Nella programmazione delle attività di manutenzione e dei relativi costi va sempre inserita anche questa mansione, che invece spesso viene dimenticata. La pulizia del bordo vasca si può rivelare un procedimento particolarmente impegnativo quando questo ha una superficie particolarmente estesa e quando è realizzato in materiale antisdrucciolo, caratteristica fondamentale per garantire la sicurezza ma inversamente proporzionale alla facilità di pulizia.
Anche la vaschetta lavapiedi, se è presente, va pulita ogni giorno e nelle piscine molto frequentate anche più volte al giorno, svuotandola completamente e rimuovendo con una spazzola lo sporco che si deposita negli angoli. La pulizia del fondo della vasca va effettuata con cura, perché la maggior parte dello sporco depositato non è visibile ad occhio nudo ed anche una piscina apparentemente pulita potrebbe accogliere spore, alghe e batteri sul leggero film che si forma sul rivestimento quando non viene rimosso con frequenza, cioè al massimo ogni due giorni.
Altre parti della vasca non visibili ma da controllare periodicamente sono gli skimmers o la canalina di sfioro e, dove è presente, la vasca di compenso. Su questo punto è necessaria una riflessione: quando si progetta la vasca di compenso va tenuta in debita considerazione la facilità di accesso e di pulizia. Vasche con una botola di ispezione troppo piccola e senza una sufficiente aerazione presentano problemi di sicurezza per gli operatori e di conseguenza vengono pulite molto raramente, per non dire mai. Ciò può causare seri problemi all’igienicità dell’acqua. Un altro problema di tipo strutturale è la presenza di adeguati sistemi di scolo per l’acqua di lavaggio della pavimentazione, purtroppo non sempre installati, anche nelle piscine di recente realizzazione. Capita quindi che, in una piscina scoperta, non si disinfetti mai la pavimentazione per non danneggiare il prato che la circonda.
Oltre alla pulizia intesa come rimozione dello sporco è importante effettuare una disinfezione periodica delle superfici, con prodotti disinfettanti adatti allo scopo.
Fig. 2.1.1 – Canalina di sfioro Fig.2.1.2 – Skimmer con regolatore di livello
2.1 L’attrezzatura
2.2.1 La scopa aspirante puliscifondo
Per la pulizia del fondo della vasca è utilizzabile una scopa aspirante collegata all’aspirazione dei filtri tramite uno skimmer oppure tramite una bocchetta appositamente predisposta nella muratura della vasca (bocchetta aspirafango) attraverso un tubo galleggiante. In alternativa al collegamento diretto con le pompe dei filtri è possibile collegare la tubazione galleggiante ad una pompa esterna che invii l’acqua sporca direttamente allo scarico. Il metodo di pulizia manuale sopra descritto richiede tempo, poiché viene aspirata la porzione di fondo vasca corrispondente alla larghezza della scopa, che non supera i 20-30 cm, spostando l’attrezzo fino a coprire tutta la superficie interessata.
Fig. 2.2.1 – Scopa aspirante
2.2.2 I pulitori automatici
Una alternativa sempre più diffusa è quella di utilizzare una apparecchiatura automatica. Ne esistono di diverse tipologie, adatte alla dimensione della vasca, dotate di sistemi diversi di automatismo. Anche i costi sono tra loro molto diversi, a seconda della potenza della macchina e della robustezza della costruzione, nonché dei componenti elettronici in essa contenuti.
Anche per la scelta di queste attrezzature è importante considerare la successiva manutenzione, poiché i guasti sono generalmente piuttosto frequenti.
Quando si utilizzano pulitori automatici vanno seguite procedure elementari di sicurezza, quali:
– non collegare mai pulitori alla tensione di rete nelle immediate vicinanze della vasca;
– non utilizzare prolunghe;
– non fare il bagno mentre il pulitore è in funzione;
– fare attenzione a non inserire le mani nelle parti meccaniche in movimento (ruote, cingoli, eccetera).
Per garantire al pulitore la vita più lunga possibile, va curata la manutenzione, mettendo in pratica semplici accorgimenti quali:
– sciacquare il pulitore con acqua dolce alla fine delle operazioni di pulizia;
– pulire immediatamente i filtri per evitare che lo sporco si secchi;
– non attorcigliare il cavo di alimentazione;
– staccare sempre il pulitore dalla presa di alimentazione elettrica;
– spegnere l’eventuale trasformatore;
– non lasciare il pulitore sotto il sole per ore;
– non utilizzarlo fuori dall’acqua.
Fig. 2.2.2 – Pulitore automatico