Le alghe rappresentano un vastissimo gruppo di organismi viventi, appartenenti al regno vegetale. Si tratta di organismi mono o pluricellulari, che possono essere tanto piccoli da risultare invisibili oppure crescere per diversi metri (non in piscina, di solito!).
In natura ne esistono di diversi colori, quelle più diffuse in piscina sono quelle versi, seguite dalle nere e dalle rosse.
Ma da dove vengono…? Dall’ambiente circostante. Le alghe vivono principalmente in acqua, ma non solo. Qualunque supporto umido è adatto alla loro proliferazione, quindi nell’ambiente circostante la piscina sono presenti molte spore, che possono svilupparsi all’interno della vasca, e proliferare.
Quando le alghe diventano visibili sul fondo e sulle pareti della vasca, o colorano l’acqua di verde, è ormai troppo tardi: la guerra è persa. Questa situazione va prevenuta, con una adeguata pulizia e gestione dell’acqua.
Ma le alghe non muiono con il cloro? Più o meno, si. Nel senso che una singola spora di alga non resiste ad una concentrazione di cloro di 0.7-1.0 ppm, ma se la spora si trova in un agglomerato di sporco che la protegge, non c’è cloro che tenga, si svilupperà e si moltiplicherà. A quel punto diventerà visibile e si potrà debellare solo con concentrazioni di cloro altissime, che uccideranno le alghe ma anche molte delle nostre cellule, cosa che sarebbe indubbiamente meglio evitare.
I prodotti antialghe servono? Dipende da cosa contengono! Sicuramente i prodotti a base di solfato di rame (leggete l’etichetta o la scheda di sicurezza, c’è scritto) funzionano molto bene ma…. vi piace l’idea di fare il bagno nel “verderame”…? Inoltre spesso questa tipologia di prodotti lascia macchie indelebili sul telo in pvc. In commercio si trovano anche prodotti a base di sali di lantanio, che si legano ai fosfonati che favoriscono la crescita delle alghe, riducendone la presenza.
Nelle piscine ad uso pubblico gli unici prodotti autorizzati come antialghe sono i sali quaternari d’ammonio, che servono, obiettivamente, molto poco.
Che fare, quindi?
L’unica cosa che funziona per debellare le alghe è tenere pulita la piscina. E’ assolutamente necessario svuotare la vasca almeno una volta l’anno, per riuscire a pulirla a fondo, tramite una idropulitrice e apressione, soprattutto nei punti più difficili, come l’interno degli skimmers, delle bocchette, o della canalina di sfioro se c’è. E’ di fondamentale importanza rimuovere lo strato di calcare che spesso si forma sul telo, perchè è un ottimo aggrappante per le alghe.
Solo una pulizia profonda, eseguita da personale qualificato con i prodotti giusti, riesce a debellare alemno una volta l’anno le spore delle alghe, che non si ripresenteranno se non, forse, a fine stagione.
Inoltre, il fondo della vasca andrebbe pulito tutti i giorni con il robottino. una adeguata pulizia e spazzolatura di fondo e pareti sono il migliore antialghe!
Un altro aspetto di fondamentale importanza è il corretto trattamento dell’acqua durante la stagione. Il che non significa buttare prodotti a secchiate non appena si cominciano a vedere le prime alghe, ma piuttosto mantenere sempre una costante concentrazione di cloro ed un corretto valore di pH.
Ciò è possibile solamente utilizzando attrezzature di rilevazione e dosaggio automatiche, poichè “a mano” i parametri chimici non potranno mai essere costanti. Se il pH si alza e il cloro si abbassa, anche solo per mezza giornata, è come aprire una porta ed invitare le alghe ad entrare indisturbate. Una volta che avranno attecchito, non servirà a nulla riportare i valori corretti, sarà troppo tardi.