Normalmente con “Piscina in cemento” si intende una piscina realizzata in cemento armato. Non è però così scontato che il termine “cemento” indichi necessariamente il corretto procedimento di realizzazione del cemento armato. A volte si intende una piscina realizzata con elementi di cemento prefabbricato, che possono essere blocchi che vengono allineati e riempiti di ferro e cemento, oppure pannelli in cemento prefabbricato che vengono utilizzati per costruire le pareti.
Allo stesso modo, il fondo di una piscina non sempre è realizzato con una soletta di cemento armato vero e proprio.
E’ importante quindi chiarire bene cosa si intende e, per farlo, è necessario conoscere le fasi essenziali delle diverse lavorazioni.
Secondo Wikipedia, Il calcestruzzo armato o conglomerato cementizio armato (comunemente chiamato cemento armato) è un materiale usato per la costruzione di opere civili, costituito da calcestruzzo, ovvero una miscela di cemento, acqua, sabbia e aggregati, cioè elementi lapidei, come la ghiaia, a cui si aggiunge un’armatura di barre di acciaio annegata al suo interno e opportunamente sagomata, l’armatura, appunto. Il cemento armato deve quindi contenere reti o barre di acciaio, altrimenti non è armato ma è semplice cemento.
Per realizzare fondazioni in cemento armato (il pavimento della nostra piscina) è necessario utilizzare una rete di acciaio, affinchè l’acciaio sia uniformemente distribuito sulla superficie. A seconda dello spessore della platea può bastere una rete oppure ne servono due.
Per gettare le pareti è necessario casserare i muri, cioè costruire un sostegno provvisorio, solitamente in legno, nel quale vengono posizionate barre di acciaio e viene colato il cemento. Una volta indurito, i casseri vengono rimossi.
Una fase molto importante, fondamentale nel caso si rivesta la piscina in materiale diverso dal pvc, è il costipamento o vibrazione del cemento, che consiste nel vibrare appunto (scuotere, in un certo senso, con un apposito macchinario) il cemento mentre viene posizionato, in modo da evitare “nidi di ghaia” o vuoti che potrebbero comprometterne la tenuta all’acqua.
Ma chi decide lo spessore della soletta e delle pareti, la quantità e le caratteristiche delle armature e la tipologia di cemento utilizzato?
Certamente un costruttore di piscine possiede la conoscenza data dall’esperienza, ma la responsabilità di questa decisione non spetta a lui. Il committente, cioè il proprietario della piscina, deve incaricare un professionista esterno che indichi queste caratteristiche e se ne assuma la responsabilità, nel malaugurato caso in cui qualcosa vada storto. Ricordiamo che la legge italiana prevede che venga sempre, in ogni caso, redatto un progetto delle strutture in cemento armato, firmato da un tecnico abilitato. Sulla tipologia di progetto vi sono delle difefrenze a seconda delle zone, soprattutto per quanto riguarda la pratica antisismica, e quindi il progetto strutturale può essere più o meno complesso e impegnativo, ma va redatto comunque, con qualunque tipologia di struttura (anche se non è in cemento).
E se il cemento non è armato?
Un cemento non armato è meno resistente, può creparsi e può rompersi. L’armatura in acciaio ha proprio la funzione di rendere la costruzione molto più flessibile e resistente, in caso di leggero movimento del terreno o con l’usura del tempo che passa.
Realizzare una piscina con metodi diversi può essere comunque possibile, fermo restando che è sempre necessario un calcolo da parte di un professionista.
Evitare l’armatura consente un risparmio considerevole, anche perchè di solito lo spessore della platea è inferiore e, nel caso dei muri, si utilizzano metodi che non comportano casserature. Questa scelta viene compiuta spesso nel “fai da te”, quando non ci sono calcoli e progetti depositati e si vuole realizzare l’opera in fretta.
Sulla tenuta nel tempo non ci sono certezze. Esistono piscine realizzate in blocchetti riempiti di ferro e cemento che resistono da anni, altre che si “spanciano” nel giro di pochi mesi.
Se invece la struttura è realizzata in pannelli di cemento prefabbricato, quasi sempre vengono effettuati calcoli statici sui singoli pannelli, che vengono consegnati al progettista incaricato dal committente che calcola l’intera struttura. In questo caso, nessun problema!
Piscina in cemento se…
Come prima cosa, va effettuata una verifica delle voci in preventivo, per capire bene di cosa si tratta.
Il progetto strutturale da parte di un professionista esterno, non consigliato dall’impresa e incaricato direttamente dal committente è, oltre che obbligatorio per legge, l’unica garanzia reale per evitare problemi.
Nel caso in cui la piscina non venga rivestita in pvc ma in piastrelle, mosaico o pietra è indispensabile che la struttura sia realizzata in cemento armato con tutte le accortezze del caso, da ditta davvero esperta seguita da un progettista altrettanto serio e capace.
Insomma, quando si tratta di cemento armato non si può lasciare nulla al caso. Una piscina interrata realizzata in cemento armato è un’opera importante, realizzata con una metodologia di cui abbiamo purtroppo perso molta della esperienza che avevamo un tempo. I grandi impianti natatori realizzati negli anni Trenta non perdono una goccia d’acqua ancora oggi, nonostante all’epoca non ci fossero gli additivi e gli impermeabilizzanti disponibili ora, che spesso però danno l’illusione che basti qualche aggiunta per sostituire la conoscenza. Non è così.