La decisione di costruire una piscina comporta una serie di considerazioni, che spesso si intersecano tra loro e rendono difficile la scelta.
Ci sono molti elementi che entrano in gioco e che vanno valutati con attenzione e spesso la comunicazione di tipo commerciale non aiuta. Come è giusto che sia, ogni costruttore di piscina ritiene il suo prodotto migliore rispetto a quello del suo concorrente e lo propone sostenendolo con argomentazioni che non appaiono quasi mai illogiche ed infondate, anzi!
Può capitare, quindi, che si parta con un’idea e la si cambi ogni volta che si parla con qualcuno, diventando via via più confusi ed incerti. Attenzione a non correre il rischio di dire di sì al primo costruttore che capita, presi dallo sfinimento, perché si potrebbe vivere, come abbiamo scritto spesso, esperienze davvero molto spiacevoli.
Cerchiamo in questo articolo di dare un filo logico al percorso di scelta della nostra, cioè della vostra, piscina.
Punto primo: i permessi
L’argomento da valutare per primo è quello relativo ai permessi edilizi. Inutile avere a disposizione budget spropositati se non si può costruire niente nel proprio giardino! Il primo passo da fare è, quindi, quello di informarsi presso il Comune presso cui si vuole installare la piscina. Non fidatevi di quello che vi dicono amici, parenti, vicini di casa, venditori: chiedete. Non c’è bisogno di ingaggiare (e pagare) un professionista solo per avere una risposta, ogni Ufficio Tecnico ha orari di ricevimento e ormai risponde anche via mail. Indicando il vostro indirizzo potete sapere se ci sono limiti alla tipologia di costruzione della vostra piscina.
La risposta può essere:
- Non si può costruire nessun tipo di piscina
- Non si può costruire una piscina interrata, ma fuori terra sì
- Si può costruire qualunque tipologia di piscina, ma solo con determinate caratteristiche di forma e dimensione
- Si può costruire la piscina che si desidera
Nel caso in cui, malauguratamente, la risposta sia quella al punto 1, ci salutiamo qui dicendovi che è stato bello conoscervi. Negli altri casi, proseguiamo
Punto secondo: il budget
Il secondo aspetto da considerare è il budget. Sia che la piscina sia interrata che fuori terra, ci sono molte possibilità di scelta, con prezzi diversi. A volte una fuori terra costa più di una interrata, quindi stabilire il budget aiuta moltissimo nella scelta.
Attenzione però: il budget deve comprendere tutto! Tutto significa: il costo dei permessi edilizi, il costo di progettazione, anche strutturale, il costo dell’allestimento del cantiere, la sicurezza… Tutto questo non ha un importo trascurabile, è sempre bene ricordarlo.
Punto terzo: la dimensione
Il terzo aspetto è la dimensione. E’ vero che esistono piscine fuori terra che raggiungono dimensioni considerevoli, ma è ragionevole pensare che una piscina grande sia interrata, per tutta una serie di motivi, primo fra tutti la complessità della struttura.
Se nessuno di questi passaggi vi ha costretto a decidere per una o per l’altra tipologia di piscina e avete ancora entrambe le possibilità aperte, non resta che usare il cuore, visto che il cervello ha fatto la sua parte. Potete quindi scegliere semplicemente la piscina che vi piace di più!